Tutte le informazioni sul Codice EORI: chi può richiederlo e come ottenerlo in Italia

Di Laura Baratella

1 Settembre 2023
4 min. di lettura

Il codice Eori (acronimo di Economic Operator Registration and Identification) entrato in vigore il 1° luglio 2009 con il regolamento CE 312/2009, è un codice univoco, che viene assegnato per identificare un operatore economico o eventuali altri soggetti, all’interno della Comunità economica europea.

Tutte le informazioni sul Codice EORI

Modalità di richiesta
Come farne richiesta in Italia
Se non sono in possesso di un codice Eori, cosa succede alla mia merce?
Se sono un privato posso ricevere merce da paesi extra Ue?

Il codice Eori nasce per semplificare la comunicazione tra le autorità doganali europee e tutti gli operatori economici, società e persone fisiche, al fine di monitorare e tracciare elettronicamente tutte le spedizioni di importazione ed esportazione verso il territorio dell’Unione Europea o in uscita.

Codice EORI: in cosa consiste e come ottenerlo – Modalità di richiesta

Il codice Eori è una sigla alfanumerica che può contenere fino a 15 caratteri. Il metodo di attribuzione cambia a seconda del Paese di emissione.

È composto da due parti:

  • codice ISO alfa 2 del paese dello Stato Membro;
  • codice o numero unico per lo Stato Membro;

In Italia, per le aziende e i titolari di partita iva, il codice Eori si compone dal codice ISO “IT” seguito dal numero di partita iva. Il codice diventa attivo alla prima operazione doganale effettuata. Per i soggetti privati, privi di partita iva, il codice ISO IT è seguito dai primi 15 caratteri del codice fiscale. 

I soggetti che non hanno una stabile organizzazione nell’Unione Europea ma che intendono effettuare operazioni doganali per importare o esportare merce nel/dal territorio UE necessitano obbligatoriamente del codice Eori.

Per ottenere un codice EORI, è necessario presentare una richiesta alle autorità competenti del paese in cui si effettua l’attività di import/export. La domanda può essere inviata online o tramite modulo cartaceo, si dovranno fornire informazioni relative all’operatore economico, come ad esempio il nome, l’indirizzo, la forma giuridica e le informazioni fiscali.

Come farne richiesta in Italia

In Italia, la richiesta del codice Eori può essere presentata tramite il portale “EORI Web” dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. È necessario registrarsi al portale e accedere con le proprie credenziali. Successivamente, è possibile compilare il modulo online con tutte le informazioni richieste relative all’operatore economico.

La richiesta per l’emissione di un codice Eori è gratuita e le tempistiche di rilascio si aggirano attorno alle 24 ore. Il Codice Eori ottenuto ha una scadenza variabile. 

Il sito dell’Agenzia delle Dogane mette a disposizione un modulo, denominato
Modello per la richiesta di attribuzione del codice EORI _IT” il quale andrà compilato in ogni sua parte e inviato all’ ufficio preposto.

La Commissione europea ha istituito uno spazio nel quale si può controllare se un Codice Eori è convalidato, devono essere inseriti 17 caratteri totali relativi al codice fiscale del soggetto preceduto dalla sigla del Paese (IT) ed eliminando l’ultima lettera del codice fiscale. Se il codice Eori risulta valido, il sistema risponderà con: “The message that eori number is valid

Se non sono in possesso di un codice Eori, cosa succede alla mia merce?

È bene sapere che, per l’espletamento delle formalità doganali, il codice Eori è obbligatorio.

È consigliabile, quindi, richiederne il rilascio prima dell’arrivo delle merci, al fine di non ritardare gli sdoganamenti e di non imbattersi in costi di soste di magazzinaggio presso gli aeroporti, porti o magazzini doganali. 

Se sono un privato posso ricevere merce da paesi extra Ue?

Un soggetto privato che importa dei beni per proprio uso, e quindi senza un fine commerciale, può utilizzare il proprio codice fiscale.  Questo verrà automaticamente registrato come Codice Eori al momento dello sdoganamento.

Chi è proprietario di Partita Iva, tuttavia, non può utilizzare il proprio codice fiscale per le operazioni doganali di importazione o esportazione, anche se l’importazione non ha finalità diverse dall’uso personale le operazioni doganali andranno espletate utilizzando la propria Partita Iva

Conclusioni

In un mondo sempre più globalizzato, la necessità di tracciare e monitorare le operazioni doganali è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza dei flussi commerciali. Quindi è uno strumento essenziale in questo contesto, offrendo una soluzione univoca e immediatamente riconoscibile per identificare gli operatori economici all’interno dell’Unione Europea.

Le procedure di richiesta, almeno in Italia, sono state semplificate per facilitare l’accesso a questo sistema e per rispondere prontamente alle esigenze dei commercianti. In assenza di questo identificativo le merci possono subire ritardi significativi, evidenziando ancora una volta l’importanza di essere ben preparati quando si opera in ambito internazionale.

In conclusione, non si tratta solo di un numero, ma di un passaporto essenziale per chiunque operi nell’importazione o esportazione nell’ambito della Comunità europea. Avere un partner affidabile come NE-O può ulteriormente semplificare il processo, permettendo agli operatori economici di concentrarsi su ciò che fanno meglio.

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Laura Baratella

Laura Baratella

CAD Ormesani Senior Customs Operator